Adolescenti

Flash adolescenza

E’ noto da sempre che l’adolescenza è la fase di passaggio dall’infanzia all’età adulta. In concomitanza con lo sviluppo puberale vi è quello emotivo, psicologico e cognitivo.

flash adolescenza

L’adolescenza, un’età compresa tra i 12 e i 24 anni, è una fase della vita “straordinaria”  ma che porta  disorientamento sia ai minori che agli adulti.
E ‘una fase di crescita dove coesistano sentimenti di confusione e di  paura  nonché dove si gettano le basi per lo sviluppo delle potenzialità e dei tratti del carattere.
Tra gli 11-12 anni per le ragazze e i 13-14 per i ragazzi riemerge l’interesse per la sfera della sessualità  definita nelle sue modificate componenti corporee, affettive, cognitive e sociali rispetto all’infanzia.
La pubertà con le modificazioni del corpo e il risveglio degli ormoni sessuali,  oggi inizia molto prima rispetto al passato, richiede al ragazzo di rimpostare la conoscenza del  proprio corpo in modo  diverso rispetto all’infanzia: il processo di maturazione puberale che avviene con lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, ovvero del seno, del pelo pubico dei genitali, della prima mestruazione e della prima eiaculazione prepara la strada al percorso adolescenziale.
Con la maturazione puberale ricompaiono nella vita del ragazzo le pulsioni sessuali, già presenti nei primi anni di vita, ma rallentate nel periodo della fanciullezza. ( orologio biologico)
L’adolescenza è il “cantiere” dell’integrazione cerebrale (D. S. Siegel  “La mente adolescenziale”)
In questa fase avvengono rilevanti modificazioni  nella struttura  cerebrale della memoria, del ragionamento, delle capacità di concentrazione ai processi decisionali, nella creatività e nelle modalità di  relazionarsi con i coetanei, gli adulti e le situazioni:

  • la ricerca di novità guidata dalla ricerca di gratificazioni ad opera dall’intensificazione dei circuiti cerebrali che utilizzano la dopamina quale trasmettitore che possiede un ruolo fondamentale nel creare la  spinta a cercare gratificazioni con impulsività, vivendo emozioni forti, dando importanza al risultato positivo  e meno alle possibili conseguenze negative. 
  • Quindi gli aspetti positivi del circuito della dopamina riguardo la sperimentazione di novità che attribuiscono un  senso positivo alla vita e alla progettualità, mentre quelli negativi si riferiscono  alle conseguenze dei comportamenti pericolosi e dannosi spinti dal vissuto dell’eccitazione.
  • maggiore intensità delle emozioni ove l’aspetto positivo può essere fonte di energia e carica vitale mentre, quando l’impulsività prende  il sopravvento causa azioni incontrollate e sbalzi di umore.
  • 3)l’esplorazione creativa accompagnata da un aumento della consapevolezza attraverso le nuove capacità di ragionamento astratto e di pensiero concettuale consentono  di mettere in discussione il presente e di affrontare i problemi con strategie “ fuori dagli schemi”;  il positivo della ricerca del “senso della vita” è la capacità di usare pensieri, di immaginare e percepire il mondo con una nuova visione rispetto al vivere della routine della vita adulta, mentre la reazione negativa si può individuare nella crisi di identità, nella vulnerabilità dalle pressioni del gruppo dei pari, dal disorientamento e dalla mancanza di obiettivi personali.
  • l’intensificazione del coinvolgimento sociale  nelle relazioni e nei legami con i coetanei  e nel rapporto di amicizia favorisce la formazione di relazione di sostegno mentre gli adolescenti che si isolano dagli adulti e si circondano soltanto dai pari mostrano comportamenti più a rischio che aumenta quando vi è rifiuto da parte degli adulti.

I cambiamenti cerebrali fondamentali in adolescenza riguardano la  riduzione del numero di neuroni e delle loro connessioni.
La “potatura” inizia prima dell’adolescenza con l’apprendimento e lo sviluppo di abilità nell’infanzia  mentre in  adolescenza vengono eliminate le connessioni in eccesso: vengono lasciate quelle che usiamo e scartate quelle che riteniamo non servano: EMPATIA, COMUNICAZIONE …….

Tra i maggiori disagi degli adolescenti oggi troviamo:

  • abbandono scolastico (negli ultimi 15 anni sono stati circa 3 milioni i ragazzi che hanno abbandonato la scuola secondaria superiore o la scuola di formazione professionale;  
  • comportamenti a rischio  perché dominati dalla ricerca della ricompensa e del  piacere immediato.  (A caccia di emozioni forti con  abuso di alcol e sfida del pericolo Crescono i comportamenti a rischio, soprattutto tra i giovanissimi. Accanto al consumo massiccio di alcol in poche ore, il cosiddetto binge drinking, ormai praticato da un adolescente su quattro, si affiancano altri comportamenti trasgressivi ed estremi, come l’eyeballing, che consiste nel versare superalcolici ad altissima gradazione negli occhi, il balconing, in cui i ragazzi si sfidano a saltare nel vuoto da un balcone all’altro, fino al ghost riding o al car surfing, dove l’automobile si trasforma in un mezzo per lo sballo, abbandonando lo sterzo lanciati a forte velocità o salendo al volo sul tetto mentre è in movimento;
  • disturbi alimentari (anoressia e bulimia - Anoressia: può iniziare già a 8 anni e colpisce anche i maschi In Italia circa 3 milioni di persone soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Sebbene il picco si riscontri nell’età adolescenziale (tra i 13 e i 17 anni), l’età di esordio negli ultimi tempi è diventata sempre più precoce, già dall’età di 8 anni);
  • bullismo e cyberbullismo,
  • la teen dating violence o violenza all’interno della relazione di coppia adolescenziale, la quale   può  diventare la “normalità” nelle relazioni delle giovani coppie  ed evolversi nel tempo in forme di violenza più gravi come vere e proprie aggressioni fisiche e/o sessuali che mettono a rischio, da una parte la vita, la salute psicofisica nonché l’equilibrio interpersonale nel vissuto sociale della vittima e, dall’altra autorizzano comportamenti distruttivi da parte del reo.

I consigli per i genitori

  1. Informarsi per cercare di entrare nella mente dell’adolescente e capire le loro “stranezze”
  2. Parlare della pubertà  in modo chiaro e naturale, soprattutto quando si notano i primi segnali dei cambiamenti fisici
  3. Mettersi nei panni sin quando vostro figlio è un bambino praticando  una comunicazione empatica
  4. Contare fino a 10 prima di scandalizzarvi e giudicarli per un cambio di look estremo (capelli di colori inconsueti, creste, abiti strani tatuaggi o piercing), semmai date loro qualche consiglio di prudenza  accettando in modo naturale la loro voglia di trovare un'identità anche nell'aspetto
  5. Fare capire, senza forzarli, che vi aspettate determinate cose da loro (in termini di responsabilità e di prudenza, di risultati scolastici), perché li amate e avete fiducia in loro. Se li lasciate troppo liberi penseranno che non ve ne importa nulla di loro. Aspettative genitoriali appropriate porteranno i ragazzi a dare il meglio di sé. Riconoscete se sono aspettative che riguardano solo voi oppure se esprimete l’amore  per vostro figlio
  6. Parlare ai vostri figli, fin da subito, su ciò che può nuocere loro: fumo, alcool, diete drastiche, sesso non responsabile, dipendenze ecc. Fate in modo che il vostro messaggio arrivi
  7. Informatevi senza giudicare degli amici dei vostri figli, accoglieteli in casa, condividete con loro
  8. Fate attenzione  ai segnali di allarme: variazioni repentine nel peso, un cambio del giro di amici improvviso, troppe assenze e a scuola con rendimento che crolla all'improvviso, atteggiamenti troppo aggressivi e imprevedibili, disturbi del sonno, riferimenti continui a morte e suicidio
  9. Rispettate la loro privacy ma controllate i programmi tv preferiti e i siti web che più comunemente vostro figlio/a guarda
  10. Date delle regole adatte all'età a proposito di orari di rientro a casa, di televisione o accesso a internet, di tempo da dedicare allo studio e agli aiuti in casa. I no motivati fanno crescere.

Dott.ssa Maria Zampiron
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa - Ponte San Nicolò (PD) e Roma


Mi occupo di

  • Psicoterapia del paziente adulto
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  • Consulenze Tecniche  di  Parte nei Procedimenti  Giudiziari  (CTP)

Dott.ssa Maria Zampiron
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa a Ponte San Nicolò (PD) e Roma

Ordine degli Psicologi della Regione Lazio n. 4206 dal 20/12/1993
Laurea in Psicoterapia comportamentale-cognitiva

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